Sleep Elevation
di e con Mariella Celia (2014)
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Photo di Giacomo Citro / Paolo Porto.
Trailer
“Sleep elevation di Mariella Celia è uno spettacolo divertente, arguto, profondo ma anche accompagnato da un sottile velo di tristezza che aiuta a pensare alla tirannia dell’essere connessi e comunicativi ma terribilmente soli e bisognosi di piacere ed essere desiderati”
Enrico Pastore, Da Torino lo sguardo alternativo alle Live Arts
“…una straordinaria Mariella Celia con un viaggio in modalità aerea, nebuloso e divertente, un sogno a occhi aperti intitolato Sleep Elevation”
BlaubArt
“"La sua presenza scenica è magnetica, la sua eleganza fisica anche, e riesce a catturare il pubblico per tutti i 40 minuti di spettacolo. La sua comicità non è mai ostentata o caricaturale, semplicemente è, e scatena un’ ilarità sincera e viscerale" Valeria Loprieno, dancer/choreographer.
“Attraverso questo percorso allora, ci scopriremo, anche noi spettatori, paradossali e imperfetti modelli d’ascolto, a far la parte di Blanche, a parlare al telefono ricalcando le parole di Totò, a ridere come la Mia Wallace di Pulp Fiction; affrontando di petto situazioni comiche o sottilmente tragiche, entrando e uscendo dal sogno." Viviana Raciti, Teatro e critica.
Sinossi Ponendosi al confine tra comico e drammatico, tra teatro e danza, lo spettacolo mette in scena un sogno. Protagonista è una donna in vestaglia nella sua camera, sola, con un’unica finestra sul mondo: il suo cellulare, da cui è ossessivamente attratta.
Lo spazio scenico è abitato da pochi elementi, un tavolo, due sedie e un armadio da cui la donna viene risucchiata per riemergere giocando con i propri scheletri. Giocare per ritrovare l’onestà dei bambini nel guardare gli adulti che siamo diventati. Indossare personalità differenti a seconda delle necessità, vivere relazioni vuote, al pari di quelle virtuali, così di moda nel nostro tempo. Viverle fino in fondo, fino a ritrovarsi nudi, a fare i conti con la propria solitudine.
Sleep Elevation è il sogno in sollevarsi dalla realtà e guadarla da lontano, osservando i luoghi inconsci della mente che si manifestano nel movimento del corpo.
Temi Elevazione al sogno e nel sogno; mettere in atto il superamento delle brutture, le fatiche del quotidiano e al contempo elevazione del corpo, che affonda, cade, trovando dal basso, dalla terra, la forza per un nuovo slancio. Il corpo è dunque qui emblema di tutto il nostro essere, si lascia trasformare e violentare nell’indossare le maschere di cui ci serviamo per apparire sempre felici, brillanti, piacenti. Il cellulare è mondo rumoroso e silente allo stesso tempo, è l’imposizione di dover essere compulsivamente connessi senza mai entrare in reale contatto. Per recuperare quella dimensione intimamene relazionale si cerca nel sogno il luogo in cui affrontare un viaggio. In questo momentaneo allontanamento si scivola così in una dimensione ironica e tragica, buffa e tenera, irrisolvibile nei suoi chiasmi. Sollevarsi dalla realtà, imbattersi col bisogno di piacere, di consenso, mettendosi addosso atteggiamenti e personalità altrui, indossare gli abiti delle donne che il virtuale, i social network e la società ci suggeriscono come modelli “vincenti”, surrogati della realtà stessa. Ma quella onirica è anche la dimensione dove guardare in faccia i propri scheletri nell’ armadio, affrontarli arrivando all’ osso dei nostri mondi inconsci, inconsapevoli, per smascherarli e dare inizio al cambiamento.
Nota dell’autrice Il sogno come dimensione in cui spazio e tempo vengono vissuti in maniera individuale, scollata dal quotidiano, creando una ritmica interna dettata dalla personale risonanza emotiva di ogni momento, è luogo popolato da simbologie dalla personale lettura.
Il senso del tempo diventa qui personale, alterato, in una tensione volta a liberarsi dalle frenetiche costrizioni ritmiche quotidiane.
Il corpo è centrale nel processo di scrittura dello spettacolo ed è anche possibile via per ritrovare l’autenticità perduta che il sogno rivela, è habitat che ci consente una veritiera lettura di ciò che viviamo, di ciò che siamo.
CREDITI
regia, coreografia, scenografia, costumi Mariella Celia
interpretazione Mariella Celia
arrangiamenti e post produzione musicale Alessio Rosi/ Casa Ohm, Guglielmo Enea, Andrea Veneri
disegno luci Stefano Pirandello
co-produzione Associazione Sosta Palmizi, Atacama
con il sostegno di Electa Creative Arts, Cie Zerogrammi, Aldes, Teatri Sospesi
collaborazione artistica Cinzia Sità, Mauro Carulli, Giorgio Rossi
DATE
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13 ottobre 2017 Tdanse Festival, Aosta
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10 marzo 2017 Rassegna “Quelli che la danza", Teatro Sala Pasolini, Salerno
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23 Luglio 2015 |Scrigni Terrazza del Castello di Fiano Romano
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17/18 aprile 2015 | Carrozzerie | n.o.t. Roma
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10 Aprile 2015 | Rassegna “Quelli che la danza 2015″ | Sala Assoli, Napoli
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8 Marzo 2015 | Rassegna No More - Storie di Donne | Teatro del Lido di Ostia
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24 /25 Gennaio 2014 | Teatro Tor Bella Monaca, Roma
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14 Giugno 2014 | Festival "Orestiadi, nel segno del contemporaneo" | Palermo
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4 Giugno 2014 |Teatro Furio Camillo - Roma

Verdinastella (2010)
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Spettacolo di Teatro e Danza di Oretta Bizzari con Mariella Celia
Verdinastella è il racconto della nascita di un personaggio e della scoperta del suo posto nel mondo.
"Verdinastella rivela se stessa, semplicemente, è lei stessa una storia, l’incarnarsi delle sue sconclusionate correnti interiori, delle sua oscurità e della sua luce, della sue fragilità, delle sue piccole e profonde follie" Oretta Bizzari.
Anche Verdinastella, come altri lavori di Oretta Bizzarri, restituisce il senso della ricerca della coreografa, con l’intreccio di movimento e voce, di danza e testo. La forza del corpo, della danza, della voce, delle parole, di un vocabolario scaturito interamente da un lungo percorso di improvvisazione e di scrittura automatica, sono i principali canali espressivi dello spettacolo.
Photo di Eva Tomei.
Trailer
CREDITI
Regia/coreografia/costumi
ORETTA BIZZARI
Performance
MARIELLA CELIA
Regia video
Guglielmo Enea
Disegno luci
Stefano Pirandello
Musiche
Waits, Bizet, Ovadia, Brahem, Cantelom, Corelli, Murolo
Produzione
Compagnia ATACAMA, Oretta Bizzari
Con le immagini filmate si raccontano i primi passi del personaggio, la ricerca della sua natura, i suoi primi incontri, l’uscita nel mondo. Ed è il web il primo luogo in cui Verdinastella incontra il suo pubblico. Guglielmo Enea ha realizzato 8 brevi video di 2 minuti che raccontano la nascita e il compiersi del personaggio;
"La sua interpretazione si fa seguire, è credibile, è sentita!
Lei CREDE in quel personaggio, lei È quel personaggio.
Brava quando recita, brava quando danza, brava quando canta;
brava nelle parti dolci, brava in quelle aggressive;
brava a esteriorizzare i suoi stati d’animo"
Stefano Duranti Poccetti